Fabula rasa


1
un programmatore megalomane inserisce un codice nei suoi prodotti che li spingono a venerarlo.

2
un uomo sogna di dover ridare l’esame di maturità, benché laureato. Con suo disappunto nel sogno la cosa appare normale. Nel frattempo la moglie accanto a lui sogna che tutti i suoi vestiti sono spariti. Quando si sveglia, l’uomo è solo, e non è mai stato sposato.

3
un uomo ruba un quadro che raffigura un uomo che ruba un quadro che raffigura un uomo che ruba un quadro che raffigura un uomo che ruba un quadro… Il pittore, seccato, dipinge un altro quadro in cui un pittore brucia un quadro in cui un pittore brucia un quadro in cui un pittore brucia un quadro in cui un uomo ruba un quadro, piuttosto bruciaticcio.

4
una donna spinge una carrozzina sulle strisce pedonali. Il figlio che vi dorme dentro un giorno sposerà la figlia dell’uomo che ha rallentato l’auto per lasciarla passare. Abiteranno a Viterbo.

5
una donna sola ma distratta legge ogni giorno sul treno romanzi d’amore. Un uomo di professione scrittore si siede ogni giorno di fronte a lei in silenzio sperando di notare interesse nei suoi confronti. Una volta la donna alza gli occhi e lo osserva. Ma nel libro lui ha appena lasciato lei per una pallavolista ucraina. La donna abbassa gli occhi, disgustata da tanta crudeltà narrativa. Lui arrossisce di vergogna.

6
un uomo scrive un libro comico di grande successo, in cui imita lo stile di un superfilosofo molto noto, suscitando ilarità generale. Tremila anni dopo gli archeologi ritrovano il libro, unico della sua epoca a essere sopravvissuto. Nei mille anni di prosperità che seguono intere generazioni di studiosi lo leggono riverenti, ma nessuno capisce mai nemmeno una battuta.

7
un uomo scrive una parodia di un romanzo molto noto, suscitando ilarità generale. Il romanziere, uomo riservato di cui non esiste alcuna immagine, se ne risente e lo denuncia. Al processo tuttavia il querelante non si presenta, al suo posto invia una memoria in cui ritira la querela. Il processo viene annullato. All’uscita del tribunale il parodista si fa fotografare sorridente in pubblico con il romanzo parodizzato bene in vista nella mano; la foto finisce su tutti i giornali. Giunto a casa, egli la ritaglia, la incornicia e la pone accanto al manoscritto del romanzo.

8
un uomo ascolta in sogno una musica bellissima, più profonda e toccante di tutte quelle mai ascoltate finora. Al mattino è rapito ed entusiasta: cerca di corsa un foglio per trascrivere tutto ciò che ricorda e risuona ancora in lui, sempre più flebile. Di colpo, con la matita in mano, si ricorda di non saper scrivere le note.

9
un uomo cammina sul bordo del marciapiede. È vestito troppo elegante per i suoi gusti e per il clima. Il passo è spedito ma insicuro, sbanda, due dita sono stabilmente infilate nel colletto ad allargare il nodo della cravatta. Oggi tutto congiura contro di lui. Un regolare e lento meccanismo lo sta catapultando nella disgrazia, e non può farci nulla. Trascina una valigia, come chi disperi che un aereo per un posto sconosciuto sia la soluzione. Fugge, ma non sa ancora da cosa, o perché. Sa che tutto sta crollando sotto un’estate sospesa e canicolare.

10
una donna prende un impegno gravoso senza riflettere, per leggerezza. Più passa il tempo più si accorge che non sarà in grado di assolverlo. Presa dall’ansia, non sa cosa fare: non può più rinunciare e nemmeno proseguire. È immobile.

11
un uomo di una certa età ha perduto la capacità di distinguere il presente dal passato e vede le persone così come le ricorda da giovani. A un angolo di strada ferma la moglie e indicando dice: “Guarda, è Maria, non è cambiata per niente”. La moglie china il capo e mormora qualcosa di spiacevole all’indirizzo di un’anziana sull’altro lato della strada. La sua rivale, sessanta anni fa. In effetti il tempo non è passato.

12
un uomo ha un piccolo bar in una zona ben frequentata. Ha lo stesso viso e lo stesso modo di fare di quando aveva quattordici anni, anche se ora comincia ad avere qualche capello bianco. Quando non ci sono clienti si pianta sulla porta d’ingresso fumando una sigaretta e scuotendo il capo, e fa gli stessi pensieri idioti di allora.

13
i fiori gialli crescono come sempre nel prato. I bambini che ci giocavano girandoseli tra le dita ora sono uomini fatti.

14
un uomo molto pigro sogna la trama di uno splendido romanzo. Sveglio, se l’appunta su un foglio. Ma è troppo pigro per scriverlo davvero, così col tempo se ne dimentica. Negli anni successivi si troverà a vivere tutti i passaggi di quel romanzo nella sua esistenza. Malauguratamente, nel ruolo di un personaggio secondario.

15
In un luogo sorgono ventinove città, poste in mare una dietro l’altra su piattaforme quadrate, sollevate dall’acqua da un gradino di marmo. Sono collegate tra loro da una strada di granito, che in qualche punto si interrompe per riprendere più avanti, lasciandone così isolate alcune. A volte sono minuscoli villaggi immersi nel verde da cui emerge solo il campanile, altre volte sono piccole cittadine che occupano tutta la piattaforma. Passando a mezza quota in aereo le puoi vedere una dopo l’altra nel mare tempestoso e grigio, ed è uno spettacolo che crea una vaga inquietudine.

16
un uomo deciso ma un po’ sbadato esce di casa e passeggia per una via affollata di passanti. Dopo un’ora, guardandosi in una vetrina, si rende conto di aver messo la maglietta a rovescio; le cuciture interne fanno bella mostra di sé. Imbarazzato vorrebbe togliersela, ma non può farlo davanti a tutti. Resta immobile un istante, poi di colpo allarga le braccia e le alza con decisione: tutto l’universo in quel momento si rovescia su se stesso come un guanto, ripristinando l’ordine alterato. Così è nato il mondo che conosciamo.

17
un bambino si diverte a gettare acqua dentro un formicaio, sotto un platano vicino a casa sua. L’erba e il tronco di quell’albero gli resteranno impressi nella mente per tutta la vita, senza che lui nemmeno lo sappia. Il che rende inutile questo appunto.

18
un uomo cerca sempre di portare la pace e di non contraddire nessuno. Non contraddice il primo che attacca il secondo, non contraddice il secondo che offende il terzo, non contraddice il terzo che ingiuria il quarto. Non fa in tempo a non contraddire il quarto che, tutti assieme, lo prendono a pugni.

19
un uomo crede di amare una donna. Osserva con attenzione i sintomi: strani sogni, pensieri inaspettati, aspettative, lievi alterazioni biochimiche che agiscono sui suoi stati emotivi. Eppure quasi non la conosce. Certe cose infatti accadono solo nei libri o nei brevi racconti. Fermo sulla soglia, si chiede se precipitare gli procurerà questa volta più gioie o più ferite. In realtà crede soltanto di essere fermo, allo stesso modo in cui crede di amare: è tutto il racconto che precipita e si accartoccia come un foglio nel fuoco.

20
un bambino gioca a calcio ai giardini. Ha sette anni e sogna di diventare un grande portiere. Il nonno gli scatta una foto. Le impiegate passano veloci nei vialetti del parco rincasando. Una di loro compare nella foto, in alto a destra. Rimarrà solo un camminare confuso, e un volto dolce.

21
un ragazzo straniero sta appoggiato a un palo all’uscita di un bar. Osserva un gruppo di ragazzi in crocchio che scherzano a pochi metri da lui. Una parte di lui vorrebbe essere tra di loro ma un’altra vorrebbe dimenticarsi che esistono, e di esistere. Perso in questi pensieri, si è scordato del suo compito.

22
un bambino pensa spesso al futuro e si immagina che ne sarà di lui da vecchio. Ci pensa continuamente anche se non si accorge di farlo, è come un sottofondo o una musica che si porta sempre dietro mentre pensa ad altro. Si chiede chi deve diventare e cosa accadrà e come saranno le cose a quel punto. Si immagina anziano mentre osserva la sua vita a ritroso. È qui che guarda là che riguarda qui, in uno specchio rovesciato. Come se volesse piegare il tempo in un anello ritorto: questo.

23
una persona conduce una doppia vita. Di giorno è un brillante e colto uomo di mondo, abile seduttore, viaggiatore, parlatore sagace e viveur di classe. Ma di notte all’insaputa di tutti, davanti alla televisione diventa un impiegato di concetto anonimo e ordinario, sfoga i suoi bassi istinti in vizi segreti e perversioni casalinghe, coltiva passioni e odi nascosti, inconfessati e si stordisce in degradanti paradisi artificiali. Un vero criminale.

24
un barista di cinquant’anni, scapolo, che lavora in un fast food del centro, si ammala di cancro al polmone. Continua a lavorare, anche se il suo aspetto è ogni giorno più smagrito. Alla sera torna al suo appartamento, dove si cucina qualcosa. Sembra un’ombra. Dopo la sua morte, un barbone che frequenta quel fast food chiede a una giovane barista dove sia finito quell’uomo. “Lui aveva quella sua malattia” dice lei. “L’avevo visto che era magro per la sua età” dice lui. Discutono di quanti anni avesse effettivamente.

25
un uomo rimasto solo decide che è ora di smetterla con i rimpianti. Chiama la ditta di traslochi e fa portare via il letto matrimoniale e tutti quei mobili pieni di ricordi. Questa notte dormirà nella stanza accanto, su un altro letto, singolo. Al mattino si sveglia strano, e con un terribile torcicollo.

26
un uomo viaggia in metropolitana seduto in fianco a una ragazza dai capelli lunghi e rossi, assorta nella lettura di un libro. Guardandone distrattamente le pagine si rende conto che il protagonista del libro è un uomo con il suo stesso nome. Incuriosito continua a leggere senza dare nell’occhio: il libro parla effettivamente di lui e sembra descrivere esattamente tutta la sua storia: in quella pagina, quasi alla fine della lunghezza complessiva del volume, si racconta di come sia seduto in metropolitana vicino a una ragazza assorta nella lettura. La ragazza chiude il libro e fa per alzarsi. Lui vede il titolo sulla copertina: Una vita. Prima che possa scuotersi dallo stupore e rivolgerle la parola, il treno giunge alla stazione, lei si alza, scende, le porte si richiudono. Alla fermata successiva l’uomo si precipita fuori sconvolto, sale le scale e corre in una libreria, chiede del libro, lo compra, paga in tutta fretta e mentre esce lo sfoglia avidamente. Vi si narra la storia di una ragazza dai capelli lunghi e rossi.

27
un uomo solitamente trasandato decide di pulire finalmente la sua casa. Dedica un giorno intero a lavare e spolverare ogni cosa. Compiuta l’opera, è stanco e va a dormire. Il giorno dopo va al lavoro come sempre. A sera rientra nella sua casa pulita, si siede sulla sua sedia pulita, e osserva a lungo la stanza pulita. Non accende nemmeno il televisore pulito. Ogni cosa se ne sta immobile. Silenziosa e pulita. Pensa a come portare quest’ordine impossibile dentro di sé, ma non sa da dove partire. Non c’è un detersivo adeguato.

28
una donna esce per la pausa pranzo e va al parco. Si siede su una panchina, infila l’auricolare del microtelefono nell’orecchio, compone un numero a caso e inizia a inveire nervosamente. Caduta la linea, compone un altro numero a caso e ripete l’operazione. Fa così tutti i giorni per mesi, per anni. Finita l’ora di pausa, ogni volta, si alza e torna in ufficio. Un giorno le risponde un uomo dicendo: “Io mi ricordo di lei, mi ha già chiamato qualche anno fa”. La donna tronca la comunicazione, resta in silenzio per qualche istante, fissando il vuoto. Poi si alza e tornando in ufficio getta il telefono in un cestino.

29
un narratore scrive solo storie di tre righe ma vive in un paese di logorroici in cui tutti lo prendono per matto.

novembre 2005

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