One man shot

“One Man Shot. Manuale di autointerpretazione fotografica”, 2025.
Testi e fotografie di Giorgio Barbetta.

“One man shot. Manuale di autointerpretazione fotografica” è un libro d’artista che, simulando un manuale o un saggio sulla fotografia, mostra "in vitro" il rapporto simbiotico tra immagine fotografica e linguaggio verbale, sullo sfondo di una biografia personale appena accennata.

Si tratta del terzo capitolo di una ricerca iniziata con la raccolta “Fotoromanzi” (2017-2021) e proseguito con il libro e l’installazione “Sono sempre stato qui” (2020). Se nel primo capitolo si mostrava come la nostra visione sia parziale e legata alla proliferazione di elementi testuali e immaginativi, e nel secondo capitolo su come sia possibile “vedere” immagini solo proiettando su di esse ciò che siamo, in “One man shot” si prova a rivelare “cosa vogliono dire veramente le immagini”, cioè cosa dicono di noi, involontariamente. O per meglio dire: cosa dicono di me. I testi di taglio saggistico con cui le fotografie dialogano, infatti, sviluppano in realtà un tessuto sotterraneo in cui si affacciano in controluce le sindromi, i tic, i deliri concettuali dell’autore, di volta in volta rispecchiati nel testo visivo di cui simulano una minuziosa descrizione.

Mentre immagini e linguaggio verbale rivelano oggi, con l’AI generativa, il loro rapporto di gemelli siamesi separati alla nascita, “One man shot” prova a svolgere il tema al contrario, risalendo dall’immagine a un impossibile prompt, così che tutto sia come non sembra.

NOTE TECNICHE
Liberamente ispirato a: René Magritte, The Palace of Curtains, III, Parigi, 1928-29
Testi e fotografie di Giorgio Barbetta.
Tavole originali tratte da: Andreas Feininger, Light and Lighting in Photography, New York, 1976
56 pagine, 16,5 x 23,5 cm. carta Fedrigoni x-per 100-200.
10 copie numerate e firmate


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